SCINTILLE
- L’illusione della libertà:
Si vive nell’illusione della scelta, si vive inseguendo falsi ideali e falsi valori come il consumismo oppure il successo economico credendo che possano essere fattori di vera libertà.
In realtà la libertà è un’emancipazione rispetto ai tipici schemi - cicli di desideri.
Se una persona si crede libera, anche se non lo è, non farà mai il cambiamento giusto per diventare libera.
I social media creano dipendenza perché agiscono potentemente sulla nostra mente emotiva. La mente emotiva è quel tipo di processo mentale che ci rende più vulnerabili.
Inoltre i social media ci tolgono la scelta. Sono gli algoritmi a diventare la bussola interiore e non più l’io. Di conseguenza tolgono pure il pensiero originale, la riflessione attiva, trasformando l’utente in un ricevitore d’informazioni. Man mano la personalità è plagiata.
La vita odierna favorisce sempre meno i contatti e le relazioni sociali reali. Ciò ci condiziona ad essere sempre meno “in relazione” con l’altro, perdiamo gradualmente la capacità di relazionarci, di conoscere l’altro, di essere a contatto con diretto il mondo.
Di conseguenza le divisioni, separazioni, isolamenti, i conflitti sono sempre più numerosi. Ne conseguono logicamente sentimenti di solitudine e di paura del mondo.
Si ricercano allora “sistemi” e “strategie” artificiali di protezione, di sicurezza, di compensazione che non fanno altro che peggiorare l’isolamento.
- La mancanza di pensiero critico
Prendere il tempo di pensare è molto importante per l’equilibrio interiore. Una vita frenetica non consente di avere il tempo d’interiorizzare i vari processi della nostra vita. Questo fatto indebolisce l’individuo che perde gradualmente fiducia in se stesso perché senza un tempo adeguato per pensare non si ha capacità di discernere il vero dal falso, il bene dal male, si vive in gran parte reagendo alle situazioni senza realmente fare delle scelte ponderate e allineate con il proprio essere. La conseguenza è un oggettivo disorientamento interiore.